Cronache della Parrocchia di Luzzogno tra il XV e il XX secolo

Il titolo di questa rubrica “Cronache della Parrocchia di Luzzogno tra il XV e il XX secolo”  trae spunto dalle ricerche portate avanti a suo tempo da Giuseppe Femia, che ringraziamo per la gentile concessione dei testi, i quali mano a mano verranno rielaborati e pubblicati su questo sito. Giuseppe durante le sue ricerche nel vasto archivio parrocchiale di Luzzogno ha individuato diverse storie ed aneddoti della vita di quel tempo. Lo scopo di questa rubrica è quello di riportare alla luce queste “vecchie storie” suscitando interesse nel lettore, si tratta di notizie perlopiù inedite, sconosciute a granparte dei Luzzognesi e che sicuramente testimoniano il fervore della vita sociale che già c’era in quei tempi nella nostra comunità.

Parte della storia locale ci è stata tramandata da autorevoli storici delle varie epoche, dal Vescovo Bascapè al Rusconi, Bazzetta, Caccini ecc, e per quanto riguarda la storia della Valle Strona un notevole contributo ci viene dal libro “Lo Strona” edito dalla Fondazione Monti. Ma volendo approfondire la storia di ogni singolo paese della valle il contributo maggiore è arrivato dalle ricerche personali di alcuni sacerdoti, o parroci della Valle, a cominciare da Don Giulio Zolla di Forno, Don Felice Cane di Chesio, Don Felice Piana di Fornero, e Don Celso De Giuli di origini Luzzognesi: a questi ultimi due và il merito di aver raccolto e trasmesso moltissime notizie su Luzzogno. Il Felice Piana fù parroco di Luzzogno per otto anni dal 1823 al 1831, e dunque ebbe modo di conoscere, vedere, e raccontare con linguaggio colorito nel suo “Memorie della Valle di Strona”  – vicende e aneddoti che lui stesso vide e raccolse, cose che altrimenti sarebbero andate perdute. Don Felice Giulio Cane di Chesio, nel suo libro “Storia di Chesio”  illustra ampiamente la storia di  Chesio, dei Cane e Gianoli,  pionieri delle miniere di ferro della Frera e della fonderia di ferro sita ai Mondè.

Don Celso De Giuli  di illustre famiglia Luzzognese  ma  originaria di Inuggio,  nel suo libro di storia locale “La Valstrona e Luzzogno” stampato nel 1959. Ci tramanda numerose notizie di storia Luzzognese con particolare riguardo alla Parrocchia, agli Oratori, ai legati, ai lasciti, alle opere, agli usi costumi di un tempo.  Vi sono ancora però molti episodi sconosciuti e particolari inediti che riguardano questa antichissima comunità, che i documenti scritti fanno risalire a dodici famiglie di massari provenienti da Crusinallo  – cum iam longissimo tempore non esset in predicta valle nisi locus unus seu villa nucupatus Lizognus focularium duodecim massariorum de Crusinallo –  (Archivio Storico del Comune di Luzzogno) busta 1 A – pergamena in latino.

Numerosissimi documenti giacciono negli archivi comunali e parrocchiali, con interessanti vicende storiche legate alla vita comunitaria di Luzzogno.Altri capitoli riguardano le attività e lo sfruttamento delle povere risorse locali, quali la pastorizia, il taglio dei boschi, la cava di marmo, le miniere di ferro e calcopirite, le strade, i molini, il nuovo cimitero, l’illuminazione pubblica, la scuola,  i regolamenti del Camparo, del Sagrestano,  le prime “leggi” del 1464 che riguardano i boschi tensati  poi gli ordini statutari del 1592,  gli alpeggi con le loro storie e le loro liti secolari per lo sfruttamento dei pascoli, i bandi campestri del 1853, e molto altro  fino al primo ed inedito inventario della Chiesa Parrocchiale compilato da Don Antonio Bracario nel 1617,  la processione dei disciplinati all’isola di S.Giulio ad Orta. Infine la nota degli uomini e dei fuochi della terra di Luzzogno dell’anno 1689 ci fornisce informazioni più dettagliate circa i presenti e gli assenti, i cognomi, la composizione ed il numero delle famiglie Luzzognesi del sec XVII.

Grazie! Alla prossima pubblicazione!